La patta

• Patta teorica

  Quando si verifica una delle situazioni studiate dalla teoria dei finali, in cui nessuno dei giocatori è in grado di forzare lo scacco matto.
  Si ha la patta teorica, ad esempio, se sulla scacchiera restano solo i due Re, oppure un Re ed un Alfiere contro un Re, oppure Re e Cavallo contro Re.
  Salvo eccezionali posizioni o grossolane sviste pattano sempre:
  Re e due cavalli contro Re.
  Re e Donna contro Re e Donna.
  Re e Torre contro Re e Torre.
  Sarebbe inutile ed inopportuno anticipare qui tutti i casi di patta teorica: essi vanno appresi con lo studio dei finali.
  
  

• Patta per stallo

  Lo stallo si verifica quando il giocatore cui spetta il tratto non ha il Re sotto scacco, ma non può eseguire nessuna mossa regolare.

  Nel diagramma a lato: il tratto spetta al nero, ma questi non può muovere, il suo pedone è bloccato ed il Re anche, poiché il regolamento vieta di mettere il proprio Re sotto scacco. E’ patta per stallo. Casi del genere si verificano a causa del distratto ottimismo di chi è in vantaggio di materiale. Se il bianco fosse stato più attento avrebbe vinto facilmente.

  Nel diagramma a lato: un altro caso di stallo. L’ Alfiere b8 non può spostarsi perché cosi facendo scoprirebbe il suo Re esponendolo allo scacco di Torre, il re nero non può muoversi perché si metterebbe sotto presa dall’ altro Re.

• Patta per ripetizione di mosse o cicli di mosse

Quando il bianco e il nero ripetono consecutivamente per tre volte la stessa mossa, quello che muove ha il diritto di chiedere la patta. La stesa cosa avviene se per tre volte si ripete la stessa posizione con il tratto allo stesso giocatore.



• Patta per scacco perpetuo

In pratica è un caso particolare di ripetizione di mosse: si verifica quando un giocatore è in grado di dare ininterrottamente scacco e dichiarare di volerlo fare.
Questo si fa quando, lasciando il tratto libero all’ avversario, si perderebbe la partita.


Nel diagramma a lato: un caso di scacco perpetuo. Spostando pendolarmente l’ Alfiere in e6 - f5, f5 – e6, ecc. il bianco dà ininterrottamente scacco e il nero non può impedirlo. E’ evidente che al bianco non conviene cambiare mossa, dato che riceverebbe subito scacco matto: la Donna nera prenderebbe il pedone b2, senza scampo.

• Patta per richiesta di mosse

  Quando il giocatore cui spetta il tratto dimostra che sia il bianco che il nero hanno eseguito almeno 50 mosse senza prese di pezzi o spinte di pedoni, la partita è patta.
  Tuttavia, per determinati finali da stabilire prima della gara, il direttore di gara può aumentare il limite delle 50 mosse.
  Ciò viene fatto, ad esempio, per finali di Re, Torre e Alfiere contro Re Torre, dove si consentono 100 mosse.
  
  

• Patta per accordo tra giocatori

  E’ lecito in qualunque momento della partita proporre la patta all’ avversario, in previsione dell’ impossibilità di prevalere. Se l’ avversario accetta si ha la patta per accordo.